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Group Roma

Gruppo Pubblico attivo 9 anni, 12 mesi fa

Verso Rifiuti Zero e ambiente bene comune
La raccolta differenziata nel XII Municipio di Roma come occasione di nuove forme di partecipazione dei cittadini alle scelte pubbliche
PD ATTUATORE: Circoli PD Roma: Municipio XII (Donna Olimpia), Municipio XI (Marconi) Municipio XIII (Aurelio),
circoli del Lavoro (ISPRA)

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ABBIAMO INCONTRATO IL MUNICIPIO

Roma: “Rifiuti Zero e ambiente bene comune”

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Partecipante

La nostra azione inizia a dare frutti (insperati).

Grazie alla Vice Presidente del Municipio Daniela Cirulli (iscritta al nostro Circolo e al Gruppo), dopo la nostra sollecitazione nata con il lancio di Mi Rifiuto (https://www.facebook.com/events/646606782103991/?ref=22 ) che voleva essere strumento di raccolta di problematiche e situazioni critiche nel municipio, abbiamo incontrato la Presdidente Cristina Maltese, la Vice Presidente Daniela, e l’Assessore all’Ambiente Sig.ra Mozzilli.

Di seguito ecco come è andata, dalla penna di Cristiano (il nostro miglior REPORTER):

Forse abbiamo trovato la nostra definizione: siamo dei waste watchers. E’ da Aprile che scrutiamo i cassonetti come se fossero forzieri del tesoro.

Per cui: non ci riteniamo tecnici, ma andiamo all’incontro con il Municipio con un buon bagaglio di osservazioni, fotografie, risultati di questionari e appunti di colloqui, memorie olfattive e tassonomie. Per essere dei dilettanti abbiamo la cassetta piena di attrezzi. Ma siamo sempre “lì” per imparare, per cui apriamo i quaderni e le orecchie per capire come si sta muovendo il Municipio. Che, va detto prima di ogni cosa: si sta muovendo. Osservano, ascoltano, vanno nei mercati assieme agli eco-informatori di AMA, ricevono mail a bizzeffe che non si tengono nel cassetto ma rigirano ad AMA. E con AMA si sentono e si incontrano. Sembra quasi che nel Municipio non ci siano più questioni di Rom, di Ville Storiche, di buche e di trasporti, ma la sola immensa questione di far funzionare la raccolta differenziata.

Va detto anche che l’analisi – che poggia pur sempre su oggetti di informazione comune e sulle segnalazioni della stessa cittadinanza – è pressoché la stessa che ha fatto il nostro gruppo, e che noi abbiamo sintetizzato in un documento illustrato che parla di un avvio estremamente lento e pieno di intoppi, con:

 una informazione assolutamente carente, approssimativa, disallineata nei tempi se non addirittura dislessica e disgrafica quando fornisce indicazioni errate su cosa va messo nei cassonetti disponibili;

 una distribuzione dei cassonetti che ad esser bonari definiamo lacunosa ed approssimativa, definitivamente orientata alle esigenze del “raccoglitore” più che a quelle della popolazione che utilizza il servizio;

 una gestione complessivamente ancorata alla logica delle “emergenze”;

 una politica di comodo (per l’operatore di raccolta) quando si tratta di mettere mano ai rifiuti degli esercizi commerciali e dei servizi.

Le criticità son quelle, che per l’Amministrazione del Municipio si traducono in un elenco piuttosto minuzioso di osservazioni, richieste di intervento e di correttivi ad AMA.

Noi portiamo un aggiunta di proposte:

 sulla questione dei rifiuti dei Negozi e dei Ristoranti, che non è tanto un problema di gestione quanto di scelte industriali di AMA, che tratta quei rifiuti alla stregua di quelli domestici;

 sulla necessità di riproporre una campagna informativa ampia;

 sulla necessità di “correre” nel mettere le etichette appropriate ai cassonetti;

 sulla opportunità di introdurre una raccolta porta a porta limitatamente ad alcune strade che, pur inserite “nominalmente” nella raccolta stradale, di fatto non sono servite perché la conformazione delle strade stesse impedisce l’attraversamento da parte dei camion di AMA.

Anche su queste proposte troviamo la sintonia del Municipio, che però riporta i limiti posti da AMA, che su una serie di questioni risponde (non a noi, al Municipio): non riusciamo a farlo.

Compresa la stampa di una quantità adeguata di etichette.

Questo ci sembra bizzarro. Ci sembra bizzarro che non si trovino fornitori quando le imprese non aspettano altro che commesse; ci sembra bizzarro che su un territorio popolato quanto il comune di Pavia non si possa disporre di una seconda squadra con un mezzo a passo ridotto e due o tre operatori per raccogliere l’umido in 10-15 stradine; ci sembra bizzarro che non si possa organizzare una più puntuale raccolta dei cartoni e dell’umido degli esercizi commerciali.

Pensiamo che, per ovviare a queste bizzarrie (una logica conservativa dell’azienda municipalizzata?) ci siano tre o quattro cose da fare:

– rendere l’osservazione, l’analisi e le proposte più “sistematiche”. Fin qui gli elementi critici sono stati soprattutto numerosi, grazie al servizio mail messo a disposizione nel nostro come negli altri municipi. Raccoglie un po’ di tutto e raccoglie tanto. Ne consegue però prevalentemente (per la qualità di risposte che si riesce ad ottenere da AMA) una gestione di una successione di emergenze, ancora con la logica della “straordinarietà”. E’ un meccanismo di domanda – risposta che non struttura alcuna soluzione stabile. Per cui, come dire: è il momento di differenziare; passare quindi dall’ottenere e inoltrare migliaia di mail ad una azione progettata di verifica di quel che non va: considerato anche che se l’ampia zona territoriale del porta a porta sta dando risultati eccellenti, è nell’area della raccolta stradale (popolosa ma territorialmente più limitata) che si concentrano i problemi;

– incanalare i problemi sui quali AMA dice che non può fare nulla, trasferendoli per via istituzionale dal livello della gestione (Municipio) a quello della titolarità della committenza (Comune); ben sapendo che alla committenza vanno trasferite questioni già organizzate, e non osservazioni obiettive ma minuziose, e dovendo quindi produrre uno sforzo produttivo non irrilevante ed al quale può essere opportuno “partecipare”;

– ottenere la solidarietà e la concorrenza all’obiettivo da parte della cittadinanza ed anche degli esercizi commerciali: facendoli sentire “accuditi”; motivandoli con azioni positive ed evidenziando i risultati comunque importanti già raggiunti.

A questo proposito: le pagine del blog “materassopoli” sono ferme a Febbraio 2014. Non si trovano più materassi abbandonati più o meno da quando il Sindaco di Roma fece una sfuriata pubblica contro il management di AMA. Da allora la repubblica di materassopoli, cantinopoli e soffittopoli  ha ricevuto una potente delegittimazione a Roma.

Quindi: si può.

Data dell’incontro: Lunedì 13 Ottobre, ore 18.30 – 20.00

Luogo: Municipio XII

Presenti:

Per il Municipio: C.Maltese, D. Cirulli, L.Mozzilli, A.Maranzano.

Per il Forum Ambientalista: A.Toppoli, E.Varinetti

Per Verso Rifiuti Zero: M.Ventimiglia, A. Lorenzo, C.Di Francia

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